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Biografia

-     Laureata nel 1995, presso l’allora facoltà di Agraria di Firenze, con il massimo dei voti e lode.

  • Vincitrice di una borsa di studio  comincia, a pochi mesi dalla laurea, a lavorare presso l’Azienda Agricola Montepaldi, frequentando i laboratori aziendali (analisi su uve e vino) e occupandosi al contempo del controllo delle fasi di raccolta e frangitura delle olive.

  • Dopo questa prima esperienza, vince un’ulteriore borsa di studio presso la Società Agricola San Felice, per seguire le attività sperimentali relative a progetti sui vitigni autoctoni da parte dell’Università degli Studi di Firenze sotto la Direzione del Prof. Pierluigi Pisani.

  • Alla fine di questo percorso  viene assunta, a tempo indeterminato, dalla Società Agricola San Felice, per affiancare il lavoro in vigna dell’allora Agronomo aziendale e, parallelamente, per seguire i lavori di cantina. Periodo questo che le ha consentito di seguire tutte le fasi del processo e acquisire consapevolezza della complessità della produzione della materia prima e della necessità di affrontare, con approccio olistico, la gestione del vigneto al fine di ottenere uva di qualità.

  • Per raggiungere traguardi più ambiziosi decide di prendere tre mesi di aspettativa e di trasferirsi in Australia per esplorare nuove realtà ed avere nuovi spunti da trasferire e integrare nella gestione del vigneto in Toscana. Effettua quindi uno stage di tre mesi presso l’Azienda BAPTISTA WINES, Wines by David Traeger, a Nagambie VIC, Australia (https://baptistawines.com.au). Esperienza altamente formativa, sia professionalmente siaumanamente.

  • Al rientro in Toscana decide di concentrarsi esclusivamente sugli aspetti agronomici assumendo, in totale autonomia, la gestione dei vigneti nelle tre tenute:

    • ​Chianti Classico (San Felice - Castelnuovo Berardenga). 

    • Brunello di Montalcino (Fattoria di Campogiovanni). 

    • Bolgheri.

  • Negli ultimi anni, con la consapevolezza che la viticoltura non poteva, e non può più, sottostare alle regole e ai dettami di una strategia colturale poco sostenibile, decide di approfondire, studiare e applicare, gli interventi colturali tipici della Viticoltura di Precisione (VP).

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